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Estensione dei permessi retribuiti di cui all’articolo 33 della Legge n. 104/1992.

Aggiornamento: 2 apr 2020

L’INPS in data 25 marzo 2020 ha emanato una circolare di chiarimenti in ordine all’aumento del numero dei permessi retribuiti, cui alla Legge n. 104/1992, previsto dall’articolo 24 del Decreto Legge “Cura Italia”.

Si tratta dei permessi retribuiti di tre giorni al mese, previsti dalla Legge n. 104/1992, a vantaggio dei lavoratori cui è stata riconosciuta una disabilità grave, ovvero ai lavoratori dipendenti che assistono un famigliare con disabilità grave.

Come è noto la disposizione di cui alla Legge n. 104/1992 si riferisce sia ai dipendenti da datori di lavoro privati, che pubblici dipendenti.

Il recente Decreto governativo aumenta i permessi di ulteriori 12 giorni da godersi nel mese di marzo e di aprile 2020. Ne consegue che, in totale, i lavoratori interessati potranno godere di 18 giorni di permesso dal lavoro e cioè i 3 di marzo, i 3 di aprile, oltre ai 12 di cui al citato Decreto Legge.

L’INPS con la circolare sopra richiamata ha opportunamente chiarito che i giorni relativi al marzo 2020 non scadono, ma possono essere interamente usufruiti anche nel mese di aprile.

L’INPS ha altresì chiarito che, anche i 12 permessi aggiuntivi, come i permessi ordinari della Legge n. 104/1992, potranno essere usufruiti in modo frazionato, anche con articolazione in ore.

Come chiedere i permessi.

Se il lavoratore ha già un provvedimento di autorizzazione ai permessi di cui alla Legge n. 104/1992, relativamente ai mesi di marzo e aprile non deve fare alcuna domanda; il proprio datore di lavoro sarà è automaticamente tenuto a considerare ed autorizzare anche i 12 giorni aggiuntivi.

Se invece il lavoratore non ha già in corso un provvedimento relativo ai mesi di marzo e aprile, deve fare domanda all’INPS, o se pubblico dipendente alla propria amministrazione, utilizzando le medesime procedure ordinarie previste per i normali permessi di cui alla Legge n. 104/1992.

Attenzione, i lavoratori per i quali è invece previsto il pagamento diretto dall’INPS, in particolare i lavoratori agricoli e i lavoratori a termine del mondo dello spettacolo, devono comunque presentare una nuova domanda all’istituto previdenziale.

Ci è stato chiesto se sia possibile moltiplicare i 12 giorni aggiuntivi del Decreto Legge “Cura Italia” per il numero di famigliari assistiti con disabilità grave.

La risposta è da ritenersi positiva nel rispetto tuttavia delle norme già in precedenza in vigore per avere la possibilità di cumulare i permessi della Legge n. 104/1992.

Si rammenta che le domande all’INPS possono essere inoltrate con le modalità consuete, ovvero tramite sito web, ma a condizione di essere in possesso del PIN, cd. dispositivo, che è quello che consente di interloquire con la Pubblica Amministrazione e non solo di visionare il proprio “cassetto previdenziale”, oppure tramite un patronato o, ancora, telefonicamente contattando il Contact-center dell’INPS.

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